Minnow
I minnow sono esche artificiali per lo spinning costituite da un pesciolino di balsa o plastica principalmente per trote, lucci e bass. Tale esca è comunemente conosciuta anche come Rapala, avendo preso il nome dell’azienda finlandese che la ha ideata e introdotta per prima in commercio.
Il movimento è l’elemento base di un minnow che imitano le movenze di un pesciolino in difficoltà, ed attira l’attenzione dei grossi predatori. Presentano sul muso una paletta più o meno lunga, che ne influenza il movimento sia di immersione che di “scodinzolamento”.
Due ancorette, una sotto la pancia ed una sulla coda, agganceranno il pesce senza dargli scampo, però attenzione, perché se ne vedono tanti appesi sui rami degli alberi (a volte sembrano decorazioni natalizie J) e molti di più rimangono sott’acqua agganciati sul fondo.
Quale scegliere: Esistono moltissimi tipi di minnow e per scegliere quale utilizzare in un’ uscita di pesca a spinning occorre tener conto che il comportamento del minnow. Il movimento e le vibrazioni dell’artificiale attirino l’attenzione del pesce mentre la forma, la colorazione e le dimensioni siano elementi importanti per indurre il pesce all’attacco.
In commercio ne esistono una miriade, ma semplificando ci sono tre categorie principali a seconda del tipo di pesca: galleggianti (floating) e suspending ed affondanti (sinking).
Un’altra divisione potrebbe essere relativa al corpo del rapala, che può essere un unico pezzo oppure avere uno snodo che lo divide in due parti (jointed)che gli permette di “scondinzolare” naturalmente.
Quando la paletta è lunga e grande il minnows andrà verso il fondo, sono artificiali che lavorano in profondità, in pesca hanno un’attrito molto forte che avrà bisogno di canne rigide.
Con la paletta corta il minnow tenderà sempre ad andare sul fondo ma in modo + lieve e lavorerà invece in prossimità della superficie. L’inclinazione della paletta potrà determinare anche la quota di profondità in cui l’artifciale lavora.
Vediamo alcuni dettagli:
- I minnow galleggianti hanno un corpo slanciato, possono non avere la paletta o la hanno posta sotto la testa ed è di forma piatta. Questo tipo ha la caratteristica di restare praticamente a galla o affondare sotto il pelo dell’acqua ondeggiando durante il recupero. Questo artificiale è ideale per essere impiegato in acque dove si possono sfruttare le sue caratteristiche di galleggiabilità per far trascinare l’esca dalla corrente del fiume sino al posto da sondare per poi iniziare il recupero contro-corrente. Tale tecnica può essere usata iterativamente per fare un primo sondaggio di un tratto di fiume lanciando verso la sponda opposta e si alternano momenti in cui si lascia trascinare l’esca dalla corrente a momenti in cui si recupera facendo lavorare l’artificiale in acqua.
- I minnow suspending non affondano né risalgono in superficie, ma al contrario, tendono a rimanere alla profondità acquisita durante l’azione di recupero. La classica via di mezzo.
- I minnow affondanti sono caratterizzati dall’avere al suo interno una zavorra di piombo che lo portano sotto la superficie, ed una paletta bombata, che gli permettono di raggiungere i fondali profondi di fiumi per insidiare i predatori più grossi. Si prediligono quindi in acque ferme per sondare determinate profondità con buona approssimazione, dato che una volta lanciato si inizia a contare fino a che il minnow raggiunge il fondo, e questo numero contato viene associato al fondale… ogni conteggio minore sarà associato ad una determinata profondità in modo da far lavorare l’esca in lanci successivi sempre alla stessa profondità, oppure cambiare numero per ispezionare profondità diverse.
- Il minnow snodato, che esiste sia nella versione galleggiante che zavorrata, risponde all’esigenza di avere movimenti dell’artificiale più accentuati rispetto a quelli veloci e stretti del minnow tradizionale. Il corpo articolato del minnow snodato genera movimenti ampi e vistosi anche se recuperato lentamente e perciò è ideale in quelle situazioni in cui è opportuno procedere con recuperi lentissimi e frequenti soste. Ad esempio una buona opzione prevede l’impiego di uno snodato galleggiante che viene lanciato vicinissimo ad un ostacolo visibile (una foglia di ninfea, un ciuffo d’erba o un ramo sommerso); si attende per qualche secondo e poi si inizia un recupero lentissimo che deve far muovere l’esca con ampi ondeggiamenti; quando l’esca si è allontanata dall’ostacolo si imprime una breve accelerazione, aumentando la velocità e facendo affondare il minnow per poi rallentare di nuovo se nel recupero ci si avvicina ad un altro ostacolo.
Consigli: Il fatto che sia o meno affondante è la scelta base, che dipende da dove ci troviamo. Facciamo attenzione anche al tipo di paletta, che darà un movimento diverso al nostro artificiale…più è piatta e verso la testa, più il minnow galleggerà, più sarà piccola più il minnow “scondizolerà”. Vediamo sempre dove siamo ed il fiume che abbiamo davanti, poi in base alle caratteristiche descritte armiamo il nostro artificiale. Da valutare poi anche le misure, che in generale si possono così sintetizzare:
- dai 3 centimetri sino a massimo 7 centimetri per la pesca alla trota, al cavedano e al persico reale
- dai 9-11 centimetri per la trota marmorata
- dai 5 centimetri sino a massimo 9 centimetri per la pesca al black bass
Quasi sempre, comunque, per pescare in fiume o torrente noi utilizziamo dei minnows di 3 o 5 cm di lunghezza generalmente del tipo di galleggiante alla ricerca di trote, cavedani e salmerini. In particolare, nei riali di montagna, consigliamo il Rapala 3cm TR)
Prendiamoli sempre come esempi di massima per avere dei riferimenti, in quanto con un minnow da 3 cm sono state prese marmorate epiche!