Fiume Tronto
Il fiume Tronto è un importante corso d’acqua del centro Italia che scorre per 93 km su una superficie di 1.190 kmq (per il 70% ricadente nel territorio della provincia di Ascoli Piceno) con un’altitudine media di 774,5 metri. Il corso d’acqua principale nasce dalle pendici settentrionali dei M.ti della Laga (circa a quota 1900 metri s.l.m. nei pressi del Monte Gorzano) e sbocca nel Mare Adriatico in prossimità di Porto d’Ascoli (tra San benedetto e Martinsicuro).
Sgorga dal Monte Laghetta del comprensorio del Parco dei Monti della Laga, pochi chilometri e ci imbattiamo nei primi PAM del No Kill di Rieti. Proseguendo si entra nelle Marche, provincia di Ascoli Piceno. Non passa inosservato subito dopo il confine, il torrente Chiarino. Affascinante quanto difficile da un punto di vista piscatorio, è uno tra i più belli affluenti del fiume Tronto. Raschi, correntine e qualche buca caratterizzano la morfologia del fiume che rimane a vocazione salmonicola. Agevole, comodo invitante, il Tronto qui è meta preferita dalla maggior parte dei pescatori locali.
Continuando il fiume si incassa tra due contrafforti di tufo e raggiungerlo così come pescarci diventa molto più impegnativo. Non è infatti raro imbattersi, pescando in una delle numerosissime grosse buche, in trote oltre il kg di peso, pesci dalla livrea mozzafiato. Eccoci ad Acquasanta Terme e qui dopo aver ricevuto le acque delle numerose sorgenti sulfuree e dello splendido ed incontaminato torrente Garrafo, il fiume diventa a vocazione ciprinicola.
Per nulla antropizzato e con le acque ancora ragionevolmente pure, il Tronto offre, in questo tratto, numerose possibilità di pesca e divertimento fino ad arrivare alla città di Ascoli, sita a circa 20 km più a valle. Eccoci, scorgiamo da lontano il Ponte romano di Borgo Solestà inizio dell’ARS Tronto oltre naturalmente le numerose torri che caratterizzano il centro storico. L’acqua torna improvvisamente fredda grazie alla centrale Enel che si libera dell’acqua imprigionata a monte. Il fiume torna ad essere habitat ideale per i salmonidi.
Attraversata l’ARS Tronto e quindi la città di Ascoli Piceno ci accingiamo ad affrontare gli ultimi 20/25 km del fiume. Il fiume si allarga, a tratti si addormenta in lame e buche per poi risvegliarsi improvvisamente con qualche rapida corrente, ma ormai siamo nel fondovalle e la morfologia è quella tipica del piano (Carpa, Cavedani, Barbi e qualche rara Trota scesa dalla riserva a Monte sono i pesci insediabili).