Fiume Sarca
Tra i corsi d’acqua più importanti del Trentino mi è impossibile non annoverare il Sarca che nasce dalle Dolomiti di Brenta, e che scorre maestoso lungo vallate meravigliose, verdeggianti, dagli scorci incantati. Poi, dopo aver percorso chilometri e chilometri, sfocia poi nel più grande lago d’Italia, ovvero il Lago di Garda.
Suddiviso tra le zone “alto” e “basso” Sarca è un vero e proprio autentico paradiso dei pescatori dove anche noi abbiamo passato giornate indimenticabili. L’ottima gestione ittica delle associazioni di riferimento hanno ha valorizzato al meglio il sistema-fiume, integrandolo con un’offerta turistica senza precedenti. Si veda infatti la sezione delle riserve….ce ne sono per tutti i gusti.
Il Sarca ha l’aspetto del fiume di montagna: la corrente è sostenuta, le acque sono veloci, limpide, fredde, e il corso d’acqua si muove vorticoso tra i boschi di conifere, disegnando paesaggi da cartolina. Le prede tipiche sono: trota fario, trota marmorata, ibridi e temoli. La taglia va dai classici 20/22 centimetri per gli esemplari più piccoli fino a raggiungere i 40/50 centimetri. Si registrano periodicamente catture anche superiori ai 70 centimetri. Le sorprese non mancheranno!
Alcuni consigli pratici per la pesca
La parte dell’alto Sarca ha le caratteristiche di un fiume di montagna, e non di un torrente, suggerisco di optare per due pezzi da spinning da 2,10/2,40 metri con azione 5/15 gr oppure 8/20 gr e mulinelli taglia 2000/3000, caricati con 0,20/0,22. Il complesso di queste attrezzature rappresenta sicuramente la soluzione migliore per affrontare il Sarca in modo adeguato. Inoltre vi darà la possibilità di sfiziarvi adeguatamente con artificiali di peso medio, come cucchiaini o minnow. Personalmente preferisco cucchiaini barbless da 6/9 grammi: sono la soluzione migliore per trote aggressive, curiose, che seguono l’artificiale fino all’ultimo prima di abboccare.
La parte del basso Sarca più larga e con correnti minori fa prediligere la pesca a mosca e lo spinning sono le tecniche che fanno da padrone pescando in basso Sarca. Si può anche tentare la fortuna con le esche naturali come camola, lombrico e la lunga teleregolabile, pescando al tocco, proprio come avviene durante le gare alle quali ho anche assistito più volte dall’alto. Con una canna da mosca e relativa coda di topo, armate di ninfe con amo senza ardiglione non vi sbagliate.