Fiume Adige
Considerato il “Grande Fiume” è da sempre frequentato da tanti appassionati di pesca alla trota. L’ apertura, il 1° gennaio di ogni anno, richiama una gran moltitudine di pescatori ed è teatro anche di gare importanti.
Tratti di fiume consigliati
L’ itinerario più gettonato è ambientato nella città di Trento, a partire dal ponte dell’A22, arrivando fino alla foce del torrente Fersina, anche se i veri pescatori cercano la preda selvatica fuori dalle zone più “famose” e non disdegnano pescare più in periferia anche se teoricamente, con risultati più incerti e prede particolarmente rarefatte, ma la cui soddisfazione può ripagare un’intera stagione. Solitamente sull’Adige si pesca a gennaio, febbraio, marzo fino ai primi di aprile. Successivamente il fiume presenta livelli molto alti e velocità eccessiva. Si riprende a pescare poi da settembre fino a novembre inoltrato (solo pesca a mosca).
In alternativa tra gli spot più battuti e consigliati c’è la zona AP1 a San Michele all’Adige, nel centro abitato, tra i due ponti che sovrastano sul corso d’Acqua. Poi, più a valle, in tanti effettuano uscite di pesca in solitaria alla confluenza col fiume Noce, oppure a Roncafort, a ridosso della pista ciclabile. Tra i tratti più interessanti, si segnalano i tratti che si estendono dal ponte di Villalagarina sino alla diga di Mori, e dalla diga fino ad Ala.
Alcuni consigli pratici sulla pesca
Non scordiamoci che il fiume Adige è un corso d’acqua con portata d’acqua importante, con una corrente anche molto forte, quindi bisogna affrontarlo con attrezzature di calibro medio-pesante. Gli amanti della trota torrente potranno impiegare lunghe teleregolabili ad azione rigida (da 8 metri in su) per pescare nelle buche, sotto i ponti o in corrente col pendolino o col temolino da 15/30 grammi, svolazzo di 1,5 metri e camola, oppure lombrico. Altrimenti, se si preferisce batterlo a spinning, occorre munirsi di una due pezzi da 2,40 metri, ad azione medio-rigida, in grado di lanciare dai 10 ai 30 grammi.