Apertura pesca trota fiume Umbria 2024
Finalmente nel 2024 in Umbria si tornerà l’apertura della pesca sportiva l’ultima domenica di febbraio!
Le mancate immissioni
Per una bella notizia, così come oramai abitudine per noi pescatori negli ultimi anni ne abbiamo una non bella.
Le trote, soprattutto nelle acque secondarie dell’Umbria, non ci sono, perché non sono state immesse.
Dall’impianto ittiogenico della Regione a Borgo Cerreto, il top per la riproduzione delle famose trote mediterranee pure, non sono usciti pesci per le immissioni. Solo un numero limitato di avannotti sono stati liberati, che chiunque frequenti i fiumi come noi pescatori, capisce bene che sono insufficienti per garantire una stagione di pesca sportiva per tutti (ma anche per pochi).
In attesa delle iridee sterili
A questo si aggiunge il problema che la Regione Umbria, che nel Piano ittico in scadenza aveva recepito in modo più restrittivo l’indicazione comunitaria per la reintroduzione delle specie autoctone, non ha ottenuto lo scorso anno le deroghe sulle immissioni di cui hanno potuto beneficiare altre Regioni. Per l’anno in corso la richiesta, presentata più tardi, non ha ancora ricevuto una risposta. Quindi, semmai, solo tra qualche mese si potranno immettere iridee sterili.
La carenza di vigilanza
Breve nota, se magari qualcuno “che decide” leggesse mai questo nostro articolo….piuttosto che lottare su un’apertura una settimana prima o dopo, o tentare (invanamente) di far sparire la trota atlantica concentratevi su
- un servizio di vigilanza pubblica sulle acque dato che con le guardie volontarie che, a corto di disponibilità, non possono far fronte a situazioni di bracconaggio, inquinamento e altre problematiche che riguardano i corsi d’acqua della regione;
- sul problema dei cormorani e pesci siluro, dato che le segnalazioni sono fatte da tempo dalle associazioni di pesca sportiva, che chiede alla Regione di analizzare e quantificare il problema che sta diventando sempre più grande.
Siamo delusi anche nel 2024, ma ci saremo
Il numero dei pescatori in Umbria, dopo le scelte degli ultimi anni sta conseguentemente calando in modo drastico, come rivelano i tesserini richiesti e le licenze rinnovate, ed i pescatori umbri anche quest’anno dovranno emigrare in altre regioni.
Sarà ovvio poi che si avrà una concentrazione sul Nera, il Corno e i pochi altri corsi che ne hanno ancora, il che come ben sappiamo genererà solo malcontento.
Benché comunque si parli di “settore distrutto in tre anni”, vi siano danni evidenti economici conseguenti, non solo al settore, ma anche ai territori interessati, noi ci saremo sempre e comunque!
Non molliamo ragazzi, la nostra passione per la pesca non ce la toglierà mai nessuno!
Ci vediamo il 25 Febbraio!!!
Il team Pescafiume
Complimenti per l’articolo, condivido pienamente tutto, penso comunque che il progetto per la reintroduzione della trota mediterranea in Valnerina con il tempo fallirà, anche perché l’ibridazione con la trota atlantica oramai esiste da tempo .
dobbiamo fare qualcosa di concreto per ottenere qualche buon risultato
io cercherei appoggi dalle associazioni nazionali di pesca e caccia per un giusto riconoscimento del settore che occupa una buona fetta di mercato non solo per i negozi specializzati del settore ,ma di tutto il comparto turistico .
poi avrei una domanda specifica da fare :
ma i soldi delle licenze che fine fanno ?? se qualcuno può spiegarci dove o come sono utilizzati ci farebbe un immenso piacere
buon divertimento a tutti