Vademecum No Kill
Sempre più diffusa è la tecnica del catch & release ed esistono anche tantissime riserve dedicate al no kill.
Tenendo in considerazione quanto sopra abbiamo ritenuto importante inserire un piccolo vademecum contenente alcuni consigli al fine di praticare nel modo più corretto possibile il C&R.
Alcune considerazioni generali:
- Il fattore più importante che determina la sopravvivenza del pesce è il punto in cui viene allamato. Alcuni studi dimostrano che se il pesce viene allamato nella bocca la mortalità è di circa il 10% mentre essa aumenta sensibilmente qualora venga allamato nelle branchi (75%) o nell’esofago (95%).
- La localizzazione dell’allamatura è funzionale a diversi fattori come il tipo di pesca (attiva o passiva), tipo di esca (naturale o artificiale), abilità del pescatore (principiante o esperto), amo (forma, dimensione, ardiglione- ovviamente amo senza ardiglione provoca mortalità più bassa).
Alcune regole di buon senso:
- Cattura e rilascia il pesce il più rapidamente possibile. Un pesce che è stato allamato per troppo tempo, potrebbe non superare lo stress del combattimento. Una volta catturato, cerca di tenere il pesce immerso in acqua, a meno che tu non voglia prelevare.
- Copri gli occhi mentre lo slami. I pesci non hanno palpebre e i loro occhi non riescono ad adattarsi all’aumento improvviso della luminosità.
- Usa con intelligenza pinza e amo : afferrare la curvatura dell’amo con la pinza e ruotarla verso l’alto o il basso in modo veloce.
- Usa il guadino con maglie gommate
- Usa sempre le mani (bagnate) e non i guanti per maneggiare il pesce. Le mani non devono mai toccare le branchie del pesce, spremere lo stomaco del pesce e causare la perdita di squame.
- Trattieni il pesce se profondamente allamato. Qualora non fosse possibile legalmente tagliare il terminale.