Fiume Bacchiglione
Il fiume Bacchiglione nasce ai piedi delle Prealpi vicentine e percorre un ampio tratto della Pianura Padana, attraversando due grandi città, Vicenza e Padova. Sin dall’antichità, i suoi 118 Km di lunghezza hanno rappresentato un’importantissima via di comunicazione e le sue acque sono state sfruttate per molteplici attività produttive e commerciali.
La sorgente si trova a monte della città di Vicenza ed è costituita dall’unione del torrente Leogra-Timonchio con alcune risorgive di pianura. Dopo aver attraversato il centro storico di Vicenza, in località Longare, il Bacchiglione lambisce prima i Colli Berici e poi si dirige verso i Colli Euganei. Una volta raggiunta la provincia di Padova, il fiume assume un andamento sempre più sinuoso, fino alle porte di Padova dove nel corso dei secoli l’uomo ha operato numerosi interventi di incanalamento e contenimento, facendo perdere le tracce del primitivo alveo.
Il Bacchiglione, incanalato verso nord nel centro storico della città patavina, prende il nome di Tronco Maestro e di Piovego. A sud, in località Bassanello, sono state realizzate due diramazioni: il Canale Battaglia, risalente all’epoca medievale, e il Canale Scaricatore, scavato nel 1863 per porre finalmente fine alle rovinose piene che periodicamente danneggiavano la città. Le diverse ramificazioni del fiume solcano da ovest verso est la bassa pianura padovana, confluendo nel Canale del Brenta e sfociando quindi nel mare Adriatico presso la località Brondolo di Chioggia.
Il fiume Bacchiglione è molto particolare. Il suo regime idrologico è di tipo misto: passa dalla calma e tranquillità delle acque, nei periodi di agosto e gennaio, a improvvise ed imprevedibili piene nei mesi di novembre e maggio, dovute alle copiose precipitazioni meteoriche che in primavera ed autunno interessano le montagne vicentine.
Per pescosità uno dei più bei fiumi di risorgiva del Veneto, ricco di vegetazione acquatica, sul sottoriva offre riparo ai tanti pesci predatori che popolano queste acque. Il suo andamento varia molto a seconda della zona, meandri ed anse nel tratto vicentino lasciano man mano il posto ad un corso più lineare nel padovano.