Fiume Sangro
Il fiume Sangro nasce a 1441 m s.l.m. sulle pendici del monte Turchio, sotto il Passo del Diavolo, nel parco Nazionale d’Abruzzo.
Dopo un percorso di 122 km sfocia nel Mare Adriatico nei pressi di Torino di Sangro (CH). Il suo bacino imbrifero ricopre una superficie complessiva di 1545 km2 che interessa solo marginalmente la regione Molise coprendo per il 4% la provincia di Isernia, per il 59% la provincia di Chieti e per il 37% quella dell’Aquila.
Inizialmente scorre da NW a SE in gole strette e profonde ed in località Villetta Barrea (AQ) forma il lago artificiale di Barrea. Subito dopo il centro abitato di Alfedena (AQ) il corso d’acqua attraversa il piano di Castel di Sangro ricevendo le acque del torrente Zittola.
Oltrepassata la località Ateleta (AQ), nel tratto fino a Quadri (CH), il fiume segna il confine tra le regioni dell’Abruzzo e del Molise. A valle di questo tratto il Sangro si allarga ricevendo i contributi del torrente Parello, in riva orografica sinistra e quelli del rio Verde e dei torrenti Turcano e Gufo in riva orografica destra. Subito a valle il fiume Sangro subisce un ulteriore allargamento formando il lago artificiale di Bomba (CH).
Forma poi l’invaso artificiale di Serranella (CH) creato nel 1981 per scopi irrigui ed industriali e attualmente riserva naturale controllata della Regione Abruzzo. Il Sangro riacquista poi un aspetto alquanto naturale, con un andamento meandriforme che mantiene fino alla sua foce sul mare Adriatico.
Il Sangro è anche un fiume che è diventato famoso nel mondo della pesca, e soprattutto tra gli appassionati della mosca, perché nel suo tratto medio-alto, e precisamente nel territorio del comune di Castel di Sangro, è stato istituito in riserva turistica. Ma non si tratta di una riserva come tante: questo è un tratto di fiume che ospita Fario di dimensioni decisamente insolite, esemplari che spesso raggiungono i due chilogrammi di peso.